“La Farina e il Fuoco”, si intitola il bel documentario sulla pizza italiana contemporanea girato oltre un anno or sono all’Università della Pizza nell'antico molino della famiglia Quaglia. E se per la farina, dunque, non si sbaglia – Petra, in questo caso – per il fuoco è buona cosa chiedere a Carmine Nasti, classe 1951, originario di Tramonti: uno che, con tali presupposti biografici, avrebbe potuto accomodarsi sulla placida - ma perfettibile – tradizione, proporre il già visto, senza ulteriori grattacapi. E invece…
E invece una fiamma, quella della conoscenza, ardeva e arde ancora nel suo cuore. Per uno specialista del fuoco, converrete, è persino logico. Spiega: «Tramonti, sulla Costiera Amalfitana, vanta una grande scuola di pizzaioli, che si discosta da quella partenopea». Quest’ultima prevede una cottura “violenta” e breve, a 450° circa per 45-50 secondi, «per questo il disco risulta a volte un poco bruciacchiato. E poi, a quella temperatura, come si fa...